“Abbracciamoci forte, e vogliamoci tanto bene; vogliamoci tanto bene. Perché abbiamo vinto, abbiamo vinto tutti stasera”
E’ ancora forte nella mia memoria questa frase pronunciata da Fabio Caressa dopo il decisivo rigore di Fabio Grosso ai mondiali tedeschi del 2006.
Questa citazione racconta bene tutto quello che succede quando la nazionale scende in campo; che siano europei o mondiali per quei 90 minuti si dimenticano, quando le cose vanno bene, tutte le differenze… politiche, religiose, culturali, di tifo e si diventa tutti fratelli.
Non esiste nulla che unisce più di quella maglia azzurra e un pallone da calcio e lo vedo direttamente su di me. Non sono mai stato un grande appassionato di calcio ma posso ricordare in un attimo e senza esitazioni tutti gli episodi importanti che ho vissuto davanti ad uno schermo guardando la nazionale:
- Italia 90: i primi ricordi sfocati nella casa di campagna con mio nonno e i miei cugini;
- USA 94: Quella finale con il Brasile, e il famoso rigore di Baggio visto il giorno dopo in televisione perchè ero troppo stanco e sono andato a dormire;
- Francia 98; La traversa di Di Biagio e l’eliminazione in una calda estate al camp di basket di Acqui Terme
- Europeo 2000: Un Italiano negli Stati Uniti, la mia estate a Houston, la semifinale contro l’Olanda e il Golden Gol di Trezeguet;
- Mondiali del 2002: Byron Moreno;
- Germania 2006: Campioni del Mondo;
- Dal 2010 al 2020 anni di purgatorio;
Poi si arriva agli Europei del 202o giocati nel 2021.
I miei vicini di casa sono le persone meno socievoli sulla faccia della terra, in 3 anni neanche un sorriso, un cenno d’intesa; e pensare che a Milano i balconi sono così vicini gli uni con gli altri che basterebbe allungare le mani per toccarsi, ma loro sono una coppia molto riservata: le tapparelle sono sempre a mezza altezza, il balcone è pressochè inutilizzato, la rete e spuntoni sono un deterrente per i piccioni e per qualsiasi interazione umana.
Al loro gatto non è concesso mai di uscire se non sul davanzale della finestra non superando la zanzariera ma stasera succede qualcosa di diverso:
Donnarumma para l’ultimo rigore della finale, siamo Campioni d’Europa.
Vinciamo finalmente.
Milano inizia a rumoreggiare. La tapparella del loro balcone si alza. La mia vicina esce sul balcone, appende la bandiera tricolore alla ringhiera e sorride.
Per un istante, c’è empatia abbiamo vinto tutti stasera.
Il momento di un sorriso e il rumore della tapparella che scende di nuovo lascia spazio ai caroselli per la città.