Tradizione, ricordo nostalgico o semplicemente minestra natalizia riscaldata? Per me un ricordo lungo tre anni.
Se sei di Tortona non puoi non sapere cosa sia il Numero Unico. Insieme alla Liberazione studentesca rappresenta(va) una dei due più importanti momenti goliardici degli studenti universitari tortonesi.
Numero unico o semplicemente NU è un giornaletto “scandalistico” che esce tutti i Natali e che mette in pubblica piazza i fatti più o meno nascosti dei concittadini: dalla politica allo sport, dai tradimenti alle liti, dalle figure di cacca rese pubbliche al semplice e sano sfottò.
Ora siamo tutti connessi con smartphone e Social Network ma un tempo i fattacci, soprattutto in una piccola città come Tortona vivevano più nell’ombra e si scoprivano la mattina di Natale. Quando la famiglia si trovava seduta al tavolo natalizio una delle domande abituali era: ” Quindi come è quest anno il Numero Unico? Qualcosa di Interessante?”
Ufficialmente “redatto” dall’ AGAT (associazione goliardica autonoma tortonese) NU nasce negli anni 20 del XX secolo passando di generazione in generazione e di compagnia in compagnia fino ai giorni d’oggi.
Dall’esterno i sentimenti per il Numero Unico sono diversi e spesso contrastanti; una vastità di sensazione che spazia dalla simpatia all’odio ma nella pratica, quella più concreta, tutto si riduce a:
- Da una parte chi NON vuole assolutamente finirci (a Tortona si dice così: “essere sul Numero Unico”;
- Dall’altra chi in maniera egoriferita un po’ ci spera.
Visto dall’interno invece, sia lato redazione sia lato venditori, è qualcosa di diverso; di generazionale. Un giornale cittadino scritto da studenti, giovani/ pettegoli, possibilmente fuoricorso per altri ragazzi. Tutto questo un po’ per portare avanti una tradizione cittadina e allo stesso tempo per pagarsi il capodanno o le vacanze sulle piste da sci.
Se ripenso agli anni passati e alle letture delle edizioni degli anni 90 che mi arrivano in casa la mente va a quei personaggi immancabili come L’innominabile, il Cornuto, Rocco, Wilson, Famà, Zanza, fino ad arrivare ad Alessandro Cattelan (amoreggiante con il suo amico Ziggie).
Crescendo poi e passando in redazione tutto risulta dolce, sia quando su NU ci sono finito a mia insaputa, sia quando per NU ho passato una mattinata al Palazzo di Giustizia.
Tutto era fatto con la spensieratezza di chi è ancora giovane e dalla maturità di chi incassa sapendo che dall’altra parte ci sono solo studenti.
Se guardo agli ultimi NU invece non ritrovo lo stesso spirito di un tempo, un po’ perchè quando ti avvicini ai 40 diventi più noioso e un po’ perchè a pensare a miei coetanei attualmente in redazione a gestire qualcosa che “spetterebbe” a tutt’altre generazioni un po’ mi intristisce.
Negli anni d’oro probabilmente avrei dedicato una bella filastrocca per punzecchiare la redazione ma adesso con minore foga mi affido ad uno dei format più casti del Numero Unico. Quella pagina dedicata a quelli su cui si preferisce non infierire troppo: “Il Giudizio Universale”.
N°100: 100 altri anni di Numero Unico, Sì ma di nuovo in mano ai giovani.